domenica 1 maggio 2016

Post su FaceBook del 24/04/2016

Questa settimana se ne è andata un pezzo di storia di Perugia. La mia paziente più anziana R.E. di 102 anni ci ha lasciato, si è spenta come una candela consumata da una fiamma via via sempre più fioca. Mi ricordavo di lei quando ancora bambino abitavo a porta Sant'Angelo, l'ho ritrovata poi nella zona INA casa del quartiere Filosofi all'inizio degli anni '60 e poi negli anni '80 lei e tutta la sua famiglia sono diventati miei "mutuati". Mi torna alla mente quando in maniera bonaria, ma decisa mi diceva di non dire mai come la trovassi bene, perché portava stortuna. Spesso poi,mi raccontava anche della sua vita da operaia alla Perugina e delle proprie vicissitudini familiari su come da sola avesse dovuto crescere due figlioli di cui il maggiore è mancato qualche anno fa. In queso ultimo anno era ridotta quasi allo stato vegetativo, ma come mi raccontava l'altro figlio A. e, come ho anche potuto constatare di persona durante le mie visite, reagiva allorché questo le cantava le canzoni del ventennio fascista. A. mi diceva: " Ma guarda un po'! Per me che sono di sinistra mi tocca cantare Giovinezza Giovinezza o Faccetta Nera per poter sentire ancora la voce di mia madre che riesce addirittura a prendere l'intonazione e a ricordare le parole!" Se ce ne fosse bisogno......una prova in più dell'utilità della Musicoterapia!

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