domenica 19 aprile 2015
POSTATO SU FB il 15/04/2015
Questa mattina una mia paziente che presentava dei chiari sintomi di depressione, alla mia domanda:" Ma non pensa forse che quello che mi racconta possa dipendere da un po' di depressione?". Mi ha risposto:" Mio caro dottore, la parola depressione in medicina non esiste, gli psichiatri l'hanno rubata al vocabolario dei geologi!".
" Cioè?Mi spieghi meglio " ho ribattuto io.
"Ma ha visto quando nel terreno c'è un avvallamento, un abbassamento! Tutto dipende da quanto è profondo per poter risalire ed uscirne fuori! Io ne sono appena uscita e sono sul ciglio dell'avvallamento, basta un altro passo e ne sono fuor!".......Le ho risposto con un sorriso, le ho allungato la mano per stringerle la sua......me l'ha stretta, mi ha sorriso e se ne andata......Concludere una consultazione con un sorriso silenzioso è quanto di più bello ed emozionante si possa avere!
lunedì 13 aprile 2015
SALITA SOLITARIA E SILENZIOSA AL MONTE TEZIO. 12 aprile 2015
12 aprile 2015
Salita solitaria e silenziosa al Monte Tezio.
La brezza fresca ti accarezza e raffredda la tue gocce di caldo sudore che imperlano la tua fronte.
La voce del silenzio è quasi assordante: il fruscio degli alberi sempreverdi, il cinguettio degli uccelli, qualche lucertola che s'insinua fra l'erba e le foglie secche, l'abbaiare lontano di cani e l'eco lontano di una sirena.
Cammini in salita assorto: immagini di amici, ricordi di vecchi amori, l'angoscia timida del tempo che passa.
Una frana che ti sbarra la strada ti distoglie e ti ordina il contatto con la realtà dell'ambiente che incombe. La superi e il mantra dei pensieri sul passato e sul futuro riprende.......
Fra le pietre taglienti della cima due curiose colonie di coccinelle che forse si riparano dal vento diventato freddo....
voglio diventare come quelle pietre!
Salita solitaria e silenziosa al Monte Tezio.
La brezza fresca ti accarezza e raffredda la tue gocce di caldo sudore che imperlano la tua fronte.
La voce del silenzio è quasi assordante: il fruscio degli alberi sempreverdi, il cinguettio degli uccelli, qualche lucertola che s'insinua fra l'erba e le foglie secche, l'abbaiare lontano di cani e l'eco lontano di una sirena.
Cammini in salita assorto: immagini di amici, ricordi di vecchi amori, l'angoscia timida del tempo che passa.
Una frana che ti sbarra la strada ti distoglie e ti ordina il contatto con la realtà dell'ambiente che incombe. La superi e il mantra dei pensieri sul passato e sul futuro riprende.......
Fra le pietre taglienti della cima due curiose colonie di coccinelle che forse si riparano dal vento diventato freddo....
voglio diventare come quelle pietre!
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